La Cina è il primo mercato online al mondo. Nel 2019 sono stati registrati 2’000 miliardi di dollari di acquisti online, il che ha confermato l’
e-commerce come una delle principali leve dei consumi interni del Paese.
Come per gli altri settori digital, anche per l’e-commerce lo scenario cinese è completamente diverso da quello occidentale. Dimenticatevi perciò Amazon o eBay, che hanno un peso contenuto. In Cina ad avere la meglio sono le piattaforme locali.
A differenza dell’Italia, l’e-commerce in Cina è piuttosto variegato. Esistono infatti una miriade di piattaforme generaliste o specializzate in determinate settori che vengono utilizzate ogni giorno dagli utenti cinesi per finalizzare acquisti online. A fianco di pochi big player, come Tmall che detiene il 61,4% di query e JD.com il 24%, esistono una serie di piattaforme minoritarie di nicchia, ma altrettanto importanti.
Investire solamente su una piattaforma è molto rischioso e piuttosto limitante. Si rischia di rimanere sottotraccia rispetto alla miriade di marchi e brand disponibili sul web. Per garantire una maggiore visibilità è consigliabile, invece, essere presenti su più piattaforme in modo integrato.