Gli occhiali sono un accessorio sempre più amato e necessario per i cinesi. A dirlo sono i numeri: nel 2017 il settore dell’ottica ha fatturato 8,7 miliardi di euro, in crescita del 5,8% rispetto l’anno precedente. Tanto che la Cina è il primo produttore al mondo per occhiali, ma anche il paese dove c’è la maggiore richiesta. Sempre l’anno scorso le importazioni hanno superato i 442 milioni di euro.

Le ragioni della forte crescita degli occhiali in Cina sono diverse. Da una parte c’è una grande domanda di lenti correttive. Dall’altra l’occhiale è diventato per le generazioni più giovani un oggetto status symbol. Con una popolazione fortemente digitalizzata e uno smisurato utilizzo di device come computer e smartphone quasi un cinese su due ha bisogno di lenti correttive. Stando ai dati riportati dal World Health Organisation, in Cina ci sono oltre 600 milioni di persone affette di miopia. A esserne maggiormente colpiti sono gli studenti delle scuole superiori e gli universitari. Giovani consumatori che oggi ricercano un prodotto di lusso e originale, che possa rispecchiare la propria personalità.

 

Le grandi opportunità offerte del mercato cinese al settore dell’ottica

 

La crescente richiesta di occhiali e lenti correttive da parte dei consumatori più giovani ha portato molte aziende a interfacciarsi al mercato con ottimi risultati. Specialmente per quelle aziende che operano del settore del lusso. Ne è esempio Safilo Eyewear Group, che ha in portafoglio numerosi brand come Fendi, Moschino, Hugo Boss ecc. Nel primo semestre del 2018 ha visto crescere del 44,3% le vendite nell’area asiatica, per un valore di quasi 14 milioni di euro, contro la contrazione del 5,5 registrata nello stesso periodo negli Usa.

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Risultati che non devono sorprendere se si considera che l’Italia è il primo paese importatore in Cina per occhiali. Con una quota del 41% e un valore di 204 milioni di euro il Bel Paese stacca nettamente Giappone (9,2%), Usa (8,6) e Germania (3,4%). Un trend destinato a crescere in accordo alla maggior consapevolezza che i cinesi hanno per la salute, protezione degli occhi compresa.

Nel dettaglio, l’anno scorso la domanda di occhiali da sole è cresciuta di quasi il 10%. Ma sono diverse le categorie del settore ottica importate in Cina che hanno visto un’impennata. Stando ai dati raccolti da Global Trade Atlas, nel 2017 le importazioni delle lenti a contatto sono cresciute del 19,7% superando i 32 milioni di euro). Le lenti da sole in materiali diversi dal vetro del 197,5% (pari a 23,6 milioni di euro). Le montature degli occhiali non in plastica del 29% (9,4 milioni di euro) e le lenti fotocromatiche del 19,5% (5,4 milioni di euro).

 

Come raggiungere i giovani consumatori cinesi

 

I giovani consumatori cinesi sono sempre più alla ricerca di un prodotto fashion, nuovo e distintivo. È importante quindi scegliere la giusta strategia di marketing, basata sulle caratteristiche del consumatore, per affrontare un mercato competitivo come quello cinese.

Se per le lenti correttive ancora oggi molto si rivolgono a centri specializzati, per l’acquisto di montature e occhiali da sole i cinesi preferiscono sempre di più rivolgersi al web, dove possono trovare offerte e tutte le informazioni che desiderano. Non bisogna dimenticare che la Cina è il primo paese al mondo per vendite online (540 miliardi di euro, le previsioni 2018) e quello con il più alto numero di utenti digitali. Oltre la Grande Muraglia ci sono 800 milioni di persone che accedono quotidianamente al web e in pratica un cinese su due acquista online.

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Per vendere in Cina diventa quindi fondamentale avere una corretta presenza online. I consumatori cinesi trovano 3 dei principali touch-point con le aziende proprio sul web: sito internet, social network e Key Opinion Leader. Il sito web deve quindi essere correttamente tradotto in cinese e posizionato su Baidu, il principale motore di ricerca locale. WeChat e Weibo sono invece le piattaforme social sulle quali creare brand awareness e fidelizzare il cliente. Mentre i Key Opinion Leader come gli influencer sono un mezzo ottimale per veicolare informazioni sul prodotto ai consumatori come i millennials.

 

La comunicazione corre online 

 

Rispetto all’Europa, influencer e blogger godono poi di grande credito in Cina e possono influenzare fortemente l’impatto di un prodotto e di un brand. Molto spesso l’utilizzo di un Key Opinion Leader può portare molti più risultati che grandi budget adv. Per comprendere quanto sia assolutamente fondamentale la corretta presenza nel mondo digital basta un dato del Rapporto McKinsey: in Cina il 76% delle scelte di acquisto sono influenzate dalle informazioni che trovano su internet.

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Lo ha capito bene il brand coreano di occhiali Gentle Monster, che è velocemente diventato un top seller in Cina. Oltre a offrire un’esperienza di acquisto unica a cui tutti i giovani cinesi aspirano, il marchio ha intelligentemente sfruttato la popolarità di numerose star coreane e cinesi, provenienti dal mondo della musica e della televisione come Li Yifeng, Yang Yang, e Kris Wu.

 

Digital marketing in Cina

La Cina è un mercato tutto da scoprire. Se da una parte può sembrare quasi impossibile avere successo in un contesto tanto variegato e complesso, dall’altra rappresenta un’opportunità consistente e una strada praticabile. Sempre che si conoscano i passi da fare. La Cina non è poi così lontana. 

rapporto annuale 2019 fondazione italia cina aquazzurra

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About Federico

Un giornalista con la passione per il marketing. O forse, come sostengono in tanti, un marketer prestato al giornalismo. Punti di vista.

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