Alibaba: record di vendite per il single day cinese. Vi sveliamo i segreti del successo

 

Il colosso cinese ha superato le aspettative con circa 22 miliardi di fatturato in un solo giorno. Merito di una strategia di comunicazione e marketing mirata.

 

Alibaba da record: quasi 22 miliardi di euro in sole 24 ore. E’ quanto ha fatturato il colosso cinese l’11 novembre, ovvero il single day cinese. Un traguardo che spazza via il precedente primato del 2016, quando il fatturato era stato di oltre 14 miliardi di euro.

Tmall, la più grande piattaforma e-commerce cinese ha registrato acquirenti da oltre 190 Paesi e più di 256.000 transazioni al secondo. Con più di 60 brand che hanno generato quasi 13 milioni di euro ciascuno. Tra questi, colossi come Apple, Gap, L’Oreal, Nike, Samsung e Zara.

 

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Ma complessivamente erano ben 140 mila i marchi presenti, di cui 60 mila internazionali su Tmall, l’e-commerce di Alibaba. In totale i consumatori hanno potuto scegliere tra oltre 15 milioni di prodotti. Oltre 812 milioni sono stati gli ordini spediti.

 

 

Il segreto di Alibaba? Coinvolgere i consumatori

 

Nato come festa popolare nel 1933, grazie ad Alibaba il Single Day si è trasformato nel Global Shopping Festival, un evento commerciale. Una giornata di shopping compulsivo per acquistare il prodotto desiderato a un prezzo fortemente scontato oppure appositamente realizzato in serie limitata.

Un evento sostenuto anche da una serata di gala a Shanghai che ha fatto da traino alle vendite nelle prime ore con sfilate di moda e personaggi famosi quali ospiti. All’edizione di quest’anno non sono mancate star del calibro della tennista Maria Sharapova, del rapper Pharrell Williams e dell’attrice Nicole Kidman.

Come ha dichiarato Daniel Zhang, Ceo di Alibaba, “i nostri partner commerciali sanno dell’importanza di offrire un buon prodotto. Ma ancora di più, sanno che l’11.11 non riguarda solo le vendite. Ma si basa sull’engagement dei consumatori e sulla brand awareness. Il successo del ‘single day’ deriva dal fatto che ogni partecipante ha contribuito con le migliori risorse, i miglior prodotti e il miglior servizio per quel giorno”.

 

> Leggi anche: Realtà aumentata e virtuale, il futuro (prossimo) del marketing in Cina

 

Nelle tre settimane che hanno preceduto l’evento, Alibaba ha fatto in modo da trasformare l’evento in un giorno di festa virtuale, facendo crescere l’aspettativa. Compito che ha visto partecipi anche diversi Brand. Pizza Hut, per esempio, ha coinvolto i consumatori con il gioco di realtà aumentata “Caccia il gatto” che permetteva di collezionare sconti da utilizzare l’11 novembre. Nike, invece, ha preso parte a un gioco interattivo che Alibaba ha lanciato sulle app di Tmall e Taobao.

Maybelline ha fatto in modo che i consumatori potessero provare virtualmente i propri rossetti e un’azienda di jeans ha realizzato dei pop-up smart store dove grazie alla realtà virtuale gli utenti potevano indossare i capi vedere come stavano. Il tutto per agevolare l’acquisto.

 

 

Vendite record grazie agli smartphone

 

Come emerge dalle analisi di AliPay, il servizio di pagamento online di Alibaba, l’80% delle vendite è avvenuto tramite smartphone. Con un picco al 90% nelle prime ore. In totale ha registrato 1,5 miliardi transazioni di pagamento, il 40% in più del 2016. Un dato significativo che, ancora una volta, mostra come gli utenti cinesi siano soliti usare gli smartphone molto più dei pc.

Da un sondaggio condotto da PWC emerge infatti che ben 5 cinesi su 10 utilizzano lo smartphone per finalizzare acquisti su base giornaliera o settimanale, contro una media mondiale di 1 persona su 10. Un comportamento che si può spiegare con la rapida digitalizzazione della Cina, avvenuta solo negli anni più recenti, quando la diffusione degli smartphone era già iniziata.

I numeri, d’altra parte, parlano chiaro: in Cina ci sono oltre 730 milioni di utenti digitali su una popolazione di 1,4 miliardi di persone. In pratica più di un cinese su due naviga, chatta, si informa e finalizza acquisti online. Le vendite record di Alibaba non fanno altro che mostrare ancora una volta le grandi potenzialità del mercato cinese.

 

 

I consumatori cinesi si raggiungono con i giusti canali online

 

Raggiungere i consumatori cinesi non è però immediato. La Cina è una macro-regione del web con le sue regole. Piattaforme  popolari come Facebook e Google non sono usato. Al loro posto gli utenti cinesi sono abituati a utilizzare social network e motori di ricerca locali come Weibo, WeChat e Baidu.

Se si vuole raggiungere i potenziali consumatori cinesi si devono quindi utilizzare le loro piattaforme. Avere un sito web aziendale correttamente tradotto in lingua cinese e ottimizzato per il motore di ricerca Baidu.

 

> Leggi anche: Baidu, come ottimizzare il sito per il motore di ricerca cinese

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Le campagne di digital marketing in Cina vanno condotte sui social network locali come Weibo e WeChat. Ed è fondamentale affidarsi a influencer come i blogger se si vuole lavorare sulla brand awareness: in Cina i KOL (Key Opinion Leader) hanno un grande seguito, molto più che in Europa.

Questi e tanti altri aspetti del Digital Marketing in Cina sono trattati nella guida “Digital Marketing in Cina 2017” che può essere scaricata in formato PDF cliccando sull’immagine qui sotto. Si aprirà un’altra pagina web con un form da compilare. All’indirizzo di posta elettronica si riceveranno due mail: la prima di avvenuta registrazione. La seconda con il link al download del documento PDF.

 

 

Marketing in Cina 2018

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About Federico

Un giornalista con la passione per il marketing. O forse, come sostengono in tanti, un marketer prestato al giornalismo. Punti di vista.

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