Quello dell’ e commerce in Cina è un mercato in forte espansione. In Cina ancora di più. In quest’articolo vediamo alcuni dati e trend che illustrano e spiegano il crescente successo delle vendite online.

Per rendere l’idea delle proporzioni del fenomeno facciamo riferimento ad alcuni dati relativi al 2016: sono stati spesi circa 900 miliardi di dollari nell’e commerce e il 60% degli utenti internet cinesi hanno effettuato almeno un acquisto online (fonte emarketers.com) .

In Cina, il fenomeno dell’e commerce è talmente importante da dare lavoro a oltre due milioni e mezzo di persone. La Cina ha superato gli Stati Uniti in termini di dimensioni del commercio elettronico.

Dati questi dati si può affermare che rappresenti  il settore con il più alto tasso di crescita al mondo e continua ad attrarre un numero incredibile di consumatori. D’altronde in Cina i numeri sono sempre strabilianti.

I cinesi hanno il loro web e il loro modo di cercare, decidere, acquistare.

Sono soliti cercare informazioni relative ai loro acquisti su Baidu, il principale motore di ricerca locale o sui loro principali social media. Commenti e feedback sui prodotti o servizi sono molto importanti: i cinesi li tengono in grande considerazione e possono influenzare moltissimo le vendite.

È anche per questa ragione che conviene essere sempre presenti sui social in Cina… in maniera appropriata, dando tutte le informazioni, rispondendo alle richieste (si sa, i cinesi fanno tanto domande, vanno rassicurati!) e condividendo contenuti di valore in maniera costante e generosa. Come piace ai cinesi.

Come per i social e i motori di ricerca, dove svettano Wechat e Baidu invece di WhatsApp e Google,  anche Amazon, leader mondiale dell’e commerce, ha difficoltà a entrare nelle prime tre posizioni della classifica degli online retailer in Cina.

Nella classifica degli e commerce più usati trionfa Alibaba. Per capire le dimensioni del fenomeno è bene citare qualche numero:

  • In occasione del Single’s day 2016 Alibaba ha raggiunto il record di ordini per 17,8 miliardi di dollari effettuati , in un solo giorno! Diciassettemiliardieottocentomilioni di dollari.
  • Nel giorno del Singles’ Day sono stati effettuati ordini per 1 miliardo di dollari nei primi 5 minuti! (fonte cnn.com)
  • Nel 2015 sono stati stimati 279 milioni di utenti che hanno comprato attivamente sulla piattaforma.

Numeri che chiariscono l’entità del fenomeno che è destinato ad ampliarsi. Fare shopping online è normale, è cool, è utile, è comodo. Ed Alibaba è un leader di mercato che anticipa ed amplifica le tendenze cinesi.

A cosa è dovuto il boom dell’e commerce in Cina?

Il boom dell’e commerce è dovuto a diversi fattori. Per prima cosa, al numero sempre crescente di utenti internet in Cina.

L’80% degli utenti internet utilizzano il proprio smartphone per lo shopping online e  sempre di più utilizzano i negozi fisici solo come vetrina per vedere e toccare con mano i prodotti esposti. Gli ordini vengono poi eseguiti su piattaforme quali Tmall o Taobao.

Taobao e Tmall sono due siti di proprietà di Alibaba che stanno dominando il mercato dell’e commerce in Cina: in pratica, se un consumatore deve acquistare un prodotto, pensa subito a cercarlo su queste due piattaforme, anche se bisogna sapere che il mondo ecommerce cinese è variegato, come vedremo piattaforme come Jd.com o Vip.com o Suning o Wechat hanno quote di mercato importanti.

Seconda cosa, l’commerce è congeniale allo stile di vita delle grandi metropoli asiatiche. Se pensate che l’area metropolitana di Pechino è estesa come metà Belgio o se preferite quasi come l’intera Lombardia… allora appare chiaro come possa essere congeniale comprare online e rispariare tempo prezioso. Un cittadino di Pechino, per esempio, spende in media tra le 2 e le 3 ore per il trasporto. Tempo che facilmente è speso sui social, sui games, sulle chat… oppure sull’ecommerce.

Terza cosa, la politica sta spingendo in maniera decisa sulla digitalizzazione della Cina e vede di buon occhio l’commerce perché piace alla classe media ed alta cinese e quindi rafforza l’armonia sociale che in Cina è fondamentale per la stabilità. Ne consegue che sono favoriti gli investimenti in tal senso e le agevolazioni.

Quarto punto, la Cina ha un sistema di distribuzione ancora molto frammentato, se a Shangai possiamo trovare tutti i brand globali non è detto che lo stesso sia a Chengdu piuttosto che a Shenzhen (LEGGI QUI AL RIGUARDO IL CASO DI SUCCESSO DI STARBUCKS). L’ecommerce va quindi anche a colmare una lacuna oggettiva e spiega il successo clamoroso che ha in Cina.

Utile, favorito, comodo.

Cosa comprano i cinesi sui negozi online?

I cinesi preferiscono acquistare capi d’abbigliamento e accessori rispetto ad altri beni di consumo. Questo trend riflette perfettamente l’interesse crescente dei consumatori cinesi per tutto ciò che ha a che fare con la moda.

Le apparecchiature elettroniche, come gli smartphone sono un altro must. Ciò che rende particolarmente pratico e agevole l’e commerce è il fatto che nonostante le enormi distanze in Cina,  la consegna è particolarmente rapida. Spesso i prodotti acquistati online arrivano a destinazione il giorno seguente senza costi aggiuntivi.

Ma per l’ e commerce in Cina la storia è appena iniziata e tanto c’è ancora da fare e inventare. Il fondatore di Alibaba Group, Jack Ma ha affermato che Alibaba vuole ampliare il raggio dei propri affari: ad esempio Alibaba è appena entrata nel mondo dei viaggi (ha lanciato un sito per il turismo online chiamato alitrip.com, un diretto concorrente di ctrip.com).

 

Alibaba e l'esplosione dell'e commerce in Cina

Il prossimo passo sarà offrire servizi quali supermercati online dove poter fare la spesa ed ora tutte le piattaforme cinesi si stanno attrezzando per offrire questo servizio.

 

JD e gli altri e commerce in Cina

Se Alibaba è il leader indiscusso non dobbiamo dimenticare che non è certo l’unico a prosperare.

JD è per esempio la seconda piattaforma e commerce in Cina per popolarità. Negli ultimi tempi è cresciuta a dismisura e ha firmato una storica parnertship con Walmart nel 2016.

JD vende principalmente apparecchiature elettroniche ed elettrodomestici, ma anche libri e vestiario. Possiede inoltre un’agenzia di viaggi online e un servizio a parte per il settore lusso chiamato 360Top.com.

Yihaodian è invece la realtà più recente dell’ecommerce in Cina. Di proprietà di Walmart, per affermarsi sul mercato cinese ha messo in atto una campagna pubblicitaria molto aggressiva nei principali centri urbani cinesi. Intanto si attendono le prossime mosse delle aziende di e commerce cross-border.

Infatti visto che i cinesi amano molto i prodotti esteri (specialmente quelli italiani), i siti che li offrono come Tmall Global stanno diventando sempre più popolari ed apprezzati.

Mobili su Tmall.com

 

Questi siti permettono il pagamento in valuta cinese e offrono assistenza anche in cinese, inoltre permettono di restituire i prodotti senza necessariamente spedirli al paese d’origine e di solito hanno un prezzi molto interessanti poiché non sono soggetti a tasse doganali.

Il cross border sta diventando una realtà sempre più interessante in tal senso e il governo cinese sta favorendo chiaramente il processo, ampliando il numero delle free trade zone sul territorio cinese e favorendone il funzionamento a livello dicale e burocratico.

L’e commerce offre grandi opportunità per i brand italiani: possono inserirsi nel mercato cinese, senza dover necessariamente stabilirsi e aprire una rete commerciale in Cina.

L’importante, per approcciare un mercato complesso come quello cinese, è pianificare una corretta strategia marketing.  Valutando quali siano le migliori piattaforme e commerce per il proprio prodotto o genere di servizi e i relativi canali social attraverso i quali promuoversi.

 

https://rapporto-annuale-fondazione-italia-cina.gr8.com/

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