Con oltre 668 milioni di persone che regolarmente accedono a internet, la Cina è il Paese con il più alto numero di utenti web al mondo. Una realtà in costante crescita: dal 2008 il numero di utenti internet è più che raddoppiato, e nei primi sei mesi del 2015 è cresciuto del 18,9% (rispetto al 2014). In pratica, con una popolazione complessiva di 1,4 miliardi, un cinese su due naviga, utilizza chat, si informa e finalizza acquisti attraverso il proprio computer o dispositivo mobile.

Raggiungere gli utenti cinesi non è però semplice. La Cina è a tutti gli effetti una macroregione nel mondo del web, con tanto di regole interne che la differenziano da altri Paesi. Per esempio grazie al Great Firewall (in pratica uno scudo informatico) il Governo cinese blocca l’accesso a determinati siti e monitora il traffico dati. A cadere nella sua rete ed essere banditi non sono solo siti di secondaria importanza, ma anche colossi come Facebook e Google.

Basti pensare che nonostante Facebook sia il social network più diffuso al mondo, stando ai dati raccolti da Internet World Stats nel 2015, in Cina la piattaforma di Mark Zuckerberg ha una percentuale di penetrazione nella popolazione totale pari solo allo 0,1%, contro per esempio il 46,1% che si registra in Italia.

Per raggiungere i consumatori cinesi si devono quindi creare siti e profili in lingua cinese (la conoscenza dell’inglese non è particolarmente diffusa) ottimizzati per motori di ricerca e social network locali come Baidu e WeChat.

Realizzare siti e pagine ottimizzate per le piattaforme web cinesi potrebbe però non essere sufficiente. Una strategia di comunicazione efficace non può – e deve – sottovalutare anche l’aspetto culturale: ci sono infatti argomenti più o meno sensibili e i cinesi hanno un diverso tipo di umorismo. In Cina gli utenti sono più interessati allo story telling, al brand dell’azienda che non alle caratteristiche del prodotto come avviene in Europa. E differenti sono anche i gusti nei colori e nello stile: i cinesi prediligono una certa vivacità grafica e una maggiore ricchezza di contenuti.

Questi e altri punti fondamentali sono trattati in maniera approfondita nel capito “1.7 I temi chiave: il boom del settore digitale” del Rapporto Annuale “La Cina nel 2016”, curato dal Centro Studi per l’impresa della Fondazione Italia-Cina (CeSIF), sicuramente lo studio italiano più attento e autorevole dei trend della Cina. Un capitolo che vi riproponiamo data la sua importanza: illustra e mette sotto la lente d’ingrandimento i più popolari motori di ricerca e social network in Cina. Una guida assolutamente fondamentale per tutte le aziende che vogliono approcciare nel modo corretto il mercato cinese.

Clicca l’immagine per leggere e scaricare l’estratto “Il boom del settore digitale”
in formato PDF.

cover estratto rapporto annuale cina 2016

 

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