Per i social network in Russia non è un momento felice. O, almeno, non lo è per le piattaforme americane come Linkedin, Facebook e Twitter. La Roskomnadzor, l’autorità russa per le telecomunicazioni ha disposto il blocco di Likedin. E stessa sorte potrebbe accadere anche a Facebook e Twitter.

Come riportato dalla stampa, l’oscuramento della popolare piattaforma professionale sarebbe dovuto a problemi legati alla privacy. Secondo una legge russa del luglio 2014 i dati personali degli utenti devono essere conservati solo su territorio nazionale. Una regola che non sarebbe stata rispettata da Linkedin, i cui server invece si trovano all’estero. Problema che riguarderebbe anche Facebook e Twitter.

Linkedin: l’esempio della Cina

Non è la prima volta che Linkedin si trova ad affrontare un problema del genere. In Cina, la popolare piattaforma social network ha costruito un sito separato che poggia su server nazionali. Soluzione che potrebbe adottare anche in Russia, rispettando così le esigenze dell’Authority .

Il blocco del sito arriva dopo mesi di trattative e non è da escludere che Linkedin possa tornare presto “online” in Russia. La piattaforma social professionale conta oltre 6 milioni di utenti registrati e viene quotidianamente utilizzata dalle aziende per la ricerca di personale.

Social network in Russia: un mondo parallelo

Il blocco di Linkedin e la possibilità che stessa sorte possa accadere anche a Facebook non deve allarmare chi ha intenzione di realizzare delle campagne di comunicazione e digital marketing. Le due piattaforme social americane sono sì conosciute ma non così diffuse sul territorio nazionale.

Facebook in Italia viene utilizzato quotidianamente da 28 milioni di persone. In Russia il numero si ferma a soli 11 milioni. Meno della metà. Significa che con oltre 100 milioni di persone che accedono regolarmente al web (38 milioni in Italia), in Russia solo un utente su dieci usa Facebook.

La maggior parte degli utenti russi preferisce le piattaforme locali VKontakte e Odnoklassniki. Anche Google si trova in una posizione minoritaria: il motore di ricerca più utilizzato in Russia è Yandex. Mentre per il servizio di posta elettronica e portale d’informazioni il punto di riferimento è Mail.ru.

Date queste premesse appare chiaro che ogni strategia di comunicazione in Russia deve puntare sui social network locali e non su Facebook, Twitter o Linkedin. E che un sito web deve essere ottimizzato per il motore di ricerca Yandex.

Approccio cross-culturale

Se si parla di social network in Russia, non bisogna sottovalutare poi l’aspetto culturale. I russi sono molto pragmatici: il messaggio da veicolare deve essere mirato, diretto e senza fronzoli. Diversi sono anche i loro gusti estetici: questo si riflette per esempio nella grafica di un sito web. Infine, ma non certo secondario, c’è l’aspetto linguistico. La lingua russa è piuttosto complessa dal punto di vista lessicale: spesso non è sufficiente far tradurre i contenuti. Vanno pensati e rielaborati per gli utenti russi. Discorso valido anche per il nome del brand: bisogna sempre verificare cosa significa in lingua russa.

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About Federico

Un giornalista con la passione per il marketing. O forse, come sostengono in tanti, un marketer prestato al giornalismo. Punti di vista.

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